L’acido folico o Vitamina B9 gioca un ruolo essenziale nella formazione di globuli rossi ed è ugualmente necessario alla produzione di nuove cellule. Questo la rende particolarmente importante durante i periodi d’attività metabolica intensa come l’infanzia, l’adolescenza e soprattutto la gravidanza, in ragione dello sviluppo del feto.
La Vitamina B9 è fornito da alcuni alimenti. Gli alimenti che ne sono ricchi al naturale sono:
- il lievito alimentare
- il tuorlo
- lo scalogno
- gli ortaggi a foglia verde
- la frutta (come le arance)
- i cereali(1)
- le interiora
Una carenza di acido folico può causare anemia e alcune malattie multifattoriali.
Le anomalie della chiusura del tubo neurale provengono dalla carenza di Vitamina B9 all’inizio della gravidanza. Si tratta di un gruppo di malformazioni congenite causate da anomalie dello sviluppo embrionale che si verificano entro 28 giorni dal concepimento. In Europa, circa 1 gravidanza su 1000 concerne questa anomalia.
Sommaire
A cosa serve l’acido folico?
La vitamina B9 è essenziale alla crescita e allo sviluppo normale della colonna vertebrale. E’ ugualmente fondamentale per la formazione del cervello e del cranio del feto.
Infatti, le conseguenze di una carenza di acido folico possono essere drammatiche nella donna incinta e provocare delle anomalie. Queste anomalie possono essere legate allo sviluppo del feto (spina bifida, anencefalia) o al ritardo della crescita di quest’ultimo.
Le anomalie della tuba neurale legate a una carenza in acido folico sopraggiungono a degli stadi molto precoci della gravidanza. Ovvero, i 28 giorni che seguono il concepimento. (2)
E’ dunque raccomandato alla popolazione femminile di vigilare sulla copertura del fabbisogno di acido folico dall’adolescenza. E’ stato inoltre dimostrato che l’assunzione di integratori contenenti acido folico, prima e durante l’inizio della gravidanza, riduce il rischio di anomalie della tuba neurale.(3)
Anomalie della chiusura della tuba neurale e profili a rischio
Delle ricerche recenti hanno dimostrato che le donne obese corrono un rischio maggiore di avere un bambino colpito da un’anomalia delle tube neurali.
In effetti, le donne obese soffrono più spesso di una carenza di acido folico perché hanno un apporto alimentare di vitamina B9 limitato, in ragione di un’alimentazione non equilibrata.
Risulta inoltre che queste donne hanno un bisogno maggiore di acido folico, date le interferenze del loro metabolismo. (4)
Dunque, la carenza di vitamina B9 può anche essere associata a una cattiva alimentazione, alla consumazione di alcol e all’insufficienza renale.(5)
L’acido folico prima della gravidanza
Delle raccomandazioni internazionali poco rispettate in France
Dei ricercatori hanno condotto in Francia, tra il 2006 e il 2016, una grande ricerca di osservazione al fine di determinare i tassi di integrazione di acido folico per le donne che hanno annunciato al loro medico il desiderio di avere un bambino o che abbiano ricevuto una ricetta di prescrizione di acido folico in questa ottica (6).
186 061 sono state incluse in questo studio.
La conclusione di questo studio è che, almeno in Francia, l’acquisto in farmacia dell’acido folico prima del concepimento è molto raro e non segue le raccomandazioni internazionali.
Sembra dunque essenziale mettere in atto delle politiche di sensibilizzazione indirizzate verso medici e pazienti rispetto a un’integrazione efficace di acido folico prima e agli esordi della gravidanza, insistendo soprattutto sul periodo che precede il concepimento.
La Vitamina B9 (acido folico) durante la gravidanza
L’importanza dell’integrazione in acido folico prima del concepimento e durante le prime settimane di gravidanza è scientificamente provata da diversi anni. Anche se, come abbiamo visto, spesso le raccomandazioni internazionali vengono ignorate.
Anche se l’interesse di un’integrazione di vitamina B9 durante la gravidanza e dopo la nascita è stata oggetto soltanto di alcune ricerche recenti, i risultati sono davvero molto interessanti.
E’ stato valutato l’effetto dell’integrazione di acido folico sulla prevenzione della preeclampsia(ipertensione arteriosa associata alla presenza di proteine nelle urine) in uno studio che ha incluso 3064 donne di differenti nazionalità e ha dimostrato che l’utilizzo dell’acido folico all’inizio della gravidanza potrebbe giocare un ruolo nella sua prevenzione.(7)
L’impatto sullo sviluppo cognitivo del bambino
Alcuni scienziati britannici hanno studiato l’effetto dell’integrazione di acido folico durante il secondo e il terzo trimestre della gravidanza sulle performances cognitive del bambino.(8)
L’oggetto dello studio era l’integrazione di acido folico durante il secondo e il terzo tremestre della gravidanza. Le madri hanno assunto acido folico o placebo dalla 14a settimana di gestazione fino alla fine della gravidanza.
I bambini delle madri trattate con l’acido folico hanno ottenuto dei risultati significativamente più elevati rispetto al gruppo placebo :
- A 3 anni in materia di cognizione;
- A 7 anni per quanto riguarda il ragionamento a parole.
I punteggi erano più elevati anche per il quoziente intellettivo verbale, per le performance e per il linguaggio generale.
Questi ricercatori hanno concluso che il proseguimento dell’integrazione con acido folico durante la gravidanza oltre il periodo iniziale raccomandato può avere effetti benefici sullo sviluppo cognitivo del bambino(8).
Come assumere l’acido folico in base al periodo della gravidanza?
Il fabbisogno di acido folico aumenta gradualmente nel periodo precedente il concepimento e durante la gravidanza.
Alcuni scienziati hanno proposto il seguente schema:
- La dose giornaliera raccomandata durante la gravidanza aumenta del 50 % per le donne incinte rispetto alle donne non incinte in età fertile (600 μg/giorno contro 400 μg/giorno);
- L’integrazione dovrebbe iniziare due mesi prima del concepimento e raggiungere anche 800 μg/giorno;
- Anche l’assunzione della madre che allatta dovrebbe essere aumentata del 25%, fino a 500 μg/giorno.